Spagna, la fuga di Re Juan Carlos acuisce le tensioni tra Podemos e Psoe

Riesplodono le tensioni in seno alla maggioranza di governo spagnolo sulla fuga del Re emerito, Juan Carlos, accusato (ma ancora non formalmente indagato) di gravi reati fiscali.

di Adriano Manna

Unidas Podemos e alleati, tra cui soprattutto i catalani di Catalunya en Comù di Ada Colau, sono ai ferri corti con il Partito socialista, accusato di aver negoziato in segreto con la Casa reale le condizioni dell’allontanamento dell’ex monarca.

Il Primo ministro Pedro Sánchez, durante una conferenza stampa, ha immediatamente delineato i contorni della polemica, venendo in soccorso dell’istituzione monarchica: “In questo Paese ci sono stati casi di corruzione e non è stato messo in discussione né il sistema dei partiti politici, né quello degli agenti sociali – ha dichiarato -. Quello che si giudica non sono le istituzioni, ma si giudicano le persone. Don Juan Carlos ha detto di essere a disposizione della giustizia come qualsiasi altra persona. […] La Spagna ha bisogno di stabilità e di istituzioni robuste. In modo esemplare e trasparente e in questo caso la linea segnata dalla Casa Reale è quella adeguata”.

La sinistra spagnola, che storicamente ha sempre avuto nella trasformazione in senso repubblicano delle istituzioni spagnole un suo cavallo di battaglia, non ha gradito l’atteggiamento del PSOE e prova a farsi interprete della crescente insofferenza di una larga parte della società spagnola: “In Spagna c’è un dibattito sociale sull’utilità della monarchia ma in questo momento c’è la consapevolezza di non avere abbastanza voti al Congresso dei deputati per promuovere un cambiamento costituzionale a breve termine”. Lo ha affermando il vicepremier e leader di Unidas Podemos, Pablo Iglesias, in un’intervista a “Tele Cinco”, aggiungendo che, tuttavia, c’è un “movimento storico” giovanile che “prima o poi favorirà l’introduzione della repubblica in Spagna”.

L’insofferenza della sinistra di Unidas Podemos sul tema, è stata acuita dalla sua totale estromissione dalle trattative tra il governo e la Casa reale, che Sánchez avrebbe portato avanti in maniera riservata all’insaputa degli alleati di governo. “Quando c’è una situazione fastidiosa all’interno della coalizione, Pedro Sánchez e io la risolviamo, e manterrò un atteggiamento discreto in questa faccenda”. Iglesias ha infine aggiunto che per Unidas Podemos “non è accettabile che l’ex capo dello Stato, quando è indagato dalle autorità giudiziarie svizzere e dalla Corte suprema, non sia nel suo paese per affrontare il giudizio del suo popolo”.