Riace, secondo il Tribunale del Riesame Mimmo Lucano non doveva essere arrestato

Mimmo Lucano non doveva essere arrestato. La misura cautelare nei confronti dell’ex sindaco di Riace per associazione a delinquere, finalizzata all’illecita gestione dei fondi destinata all’accoglienza dei migranti, dunque, non doveva essere presa.

A stabilirlo è il Tribunale dei riesame di Reggio Calabria, che ha rigettato l’appello proposto dalla Procura di Locri avverso l’ordinanaza emessa dal gip del medesimo tribunale con la quale è stata definitivamente respinta la richiesta di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’ex sindaco di Riace e di altri 9 indagati dell’indagine “Xenia”.

In linea con la sentenza del Consiglio di Stato dello scorso mese, il Tribunale del Riesame ha rilevato un “quadro indiziario inconsistente” e “assenza di riscontri alle conclusioni formulate dall’ufficio di procura, fondate su elementi congetturali o presuntivi”.

Sul piano cautelare, infine, in Tribunale del Riesame non ritiene più sussistere il “periculum criminis”, di conseguenza, Lucano resta libero.

Lo stesso Lucano, dopo la sentenza, ha commentato: “Il coraggio per continuare a credere che esiste una giustizia vera me l’hanno dato tutte le persone che sono state vicine a Riace in questi ultimi due anni sconvolgenti”.