Turchia, cariche e arresti al funerale di İbrahim Gökçek

Ibrahim Gökçek, uno dei membri del gruppo musicale turco di sinistra Grup Yorum, è morto giovedì scorso dopo 323 di sciopero della fame, una protesta che aveva portato già alla morte di altri due membri del gruppo musicale, Helin Bölek e Mustafa Koçak.

La band era stata accusata dal governo di collaborare con il Fronte rivoluzionario della liberazione popolare, un partito di estrema sinistra considerato alle stregua di una organizzazione terroristica in Turchia, Stati Uniti e Unione Europea. Per questo motivo, nel corso degli anni, i membri di Grup Yorum sono stati più volte arrestati e i dischi del gruppo sequestrati. Dal 2016, inoltre, era stato vietato al gruppo di esibirsi in concerti dal vivo.

Ieri si sono tenuti ad Istanbul i funerali di Ibrahim Gökçek, che sono stati oggetti di una violentissima azione repressiva da parte della polizia turca, come riportato da Rete Kurdistan:

 

A seguito della repressione nei confronti delle persone in lutto, la polizia di Istanbul è entrata nei Cemevi e ha sequestrato il corpo del membro del Grup Yorum İbrahim Gökçek, morto dopo mesi di sciopero della fame.

Il corpo di Ibrahim Gökçek, membro di Grup Yorum, verrà trasferito oggi da Istanbul nella sua città natale, Kayseri. Il musicista scomparso è morto giovedì a causa dello sciopero della fame di 323 giorni contro la repressione del gruppo musicale di sinistra.

Sin dalle prime ore del mattino, le persone si sono radunate davanti alla casa della preghiera e di riunione Alevi (Cemevi) nel quartiere Gazi di Istanbul. Cercando di impedire qualsiasi raduno per il funerale, la polizia ha arrestato dieci persone e ha impedito alla stampa di svolgere il proprio lavoro. La polizia ha sigillato l’intero quartiere con il pretesto delle “misure per la pandemia” e ha dispiegato veicoli antisommossa in entrambi gli ingressi del Cemevi.

La polizia ha circondato il gruppo di persone che volevano organizzare una marcia per protestare contro la repressione. Anche le persone che si sono radunate nell’area circostante sono state attaccate e un certo numero di persone sono state fermate, compreso i membri di Grup Yorum Eren Erdem e Dilan Poyraz.

Secondo l’Ufficio legale del popolo (Halkın Hukuk Bürosu), anche gli avvocati Didem Baydar Ünsal, Seda Şaraldı e Doğa İncesu sono stati arrestati.

Ostacolando una cerimonia funebre al Cemevi, la polizia ha attaccato le persone all’interno del luogo di preghiera Alevi con gas lacrimogeni e proiettili di gomma dopo aver rotto la porta e aver fatto uso della forza. La polizia ha poi confiscato il corpo di İbrahim Gökçek e non è noto dove sia stato portato.

Si sono susseguite notizie sul fatto che una persona malata di asma nell’attacco della polizia avrebbe subito un infarto. Si tratterebbe di un uomo. Non ci sono ancora notizie certe.

Pare poi che nonostante un accordo per consegnare la salma alla famiglia, uscendo da Istanbul nel distretto di Tuzla, la polizia non si sia fermata e abbia inoltre impedito alle persone che seguivano il convoglio di riprendere possesso del corpo.

Ayşegül Çağatay, un avvocato dell’Ufficio Legale del Popolo (Halkın Hukuk Bürosu, HHB) ha detto quanto segue: “I genitori di Ibrahim, che sono persone anziane, sono costrette ad affrontare un viaggio di dodici ore senza fermarsi. Come suoi famigliari e suoi avvocati siamo preoccupati del fatto che si svolgerà un funerale in fretta e furia a Kayseri, dove gruppi fascisti hanno già fatto minacce e annunci contro il funerale.”

Çağatay ha criticato gli incidenti di oggi: “Siamo nel mese del Ramadan. Dichiarano di essere musulmani, ma nessuno di questi atti hanno un posto nella coscienza.”