Spagna, la sinistra insiste: “Dialogo per governo di coalizione”

“È inconcepibile che Sanchez e i dirigenti del Partito socialista preferiscano effettivamente le elezioni anticipate e offrano una seconda opportunità alle destre di governare piuttosto che concordare con Unidas Podemos su un governo di coalizione che punterà ai cambiamenti di cui abbiamo bisogno per affrontare le conseguenze economiche e sociali della crisi in cui viviamo e quella che sembra in arrivo”.

Intervista di Argiris Panagopoulos a Joan Mena, deputato di Unidas Podemos e dirigente di En Comu Podem e dell’EUiA (Sinistra Unita e Alternativa Catalogna).

Non ci sono scuse per perdere tempo, per non sedersi al tavolo del dialogo per trovare soluzioni, come richiedono al Partito socialista e a Unidas Podemos i sindacati, le organizzazioni sociali e i movimenti che hanno manifestato e lottato  a favore della Sanità e dell’Istruzione pubblica, dell’ambiente nel corso degli anni e per una Spagna più pluralista ed equa “, ha detto ad “Avgi” Joan Mena, deputato di Unidas Podemos, che per anni è stato portavoce della sinistra unita catalana “En Comu Podem” e dirigente della Sinistra Unita e Alternativa della Catalogna (EUiA), che fa parte della Sinistra Unita. Mena è anche presidente della Commissione Scienza del parlamento spagnolo ed è stato anche deputato nel parlamento locale catalano.

 

Siamo preoccupati per l’impossibilità di formare un governo tra socialisti e Sinistra unitaria in Spagna…

La delegazione di Unidas Podemos è andata via delusa dall’incontro con il Partito socialista di giovedì sera, poiché è evidente che permangono le difficoltà per raggiungere un accordo con il Partito socialista. Unidas Podemos continuerà i suoi sforzi per raggiungere un accordo. Condividiamo molti elementi di programma con il Partito socialista e non riusciamo a capire perché non vogliono condividere con noi le responsabilità di un governo.

 

All’incontro di giovedì non abbiamo visto offerte specifiche per Unidas Podemos. Che tipo di trattative state portando avanti?

Purtroppo, vedo sempre di più ogni giorno che Sanchez vuole andare alle elezioni anticipate. Quando ha presentato le sue proposte di programma per il dialogo con Unidas Podemos, ciò è stato fatto attraverso i mezzi di informazione ed è stato più come la presentazione del programma pre-elettorale dei socialisti e con uno stile di sceneggiatura e regia. Il messaggio pre-elettorale era chiaro, perché invece rivolgere direttamente a Unidas Podemos le proposte programmatiche del governo, ha preferito rivolgersi alla sinistra solo indirettamente attraverso i mezzi di informazione. Quando vuoi negoziare un accordo di governo, devi parlare direttamente con la forza politica con cui vuoi lavorare e non con i mezzi di informazione che ti sono amici. Ancora peggio, questa estate Sanchez ha perso molto tempo nel tentativo di persuadere ad astenersi la destra, il Partito popolare e Ciutadanos, per formare un governo di minoranza chiudendo le porte al dialogo con Unidas Podemos. Sanchez sta commettendo un grosso errore nel condurre il paese alle elezioni anticipate perché offrirà alla destra una seconda possibilità per tornare al governo. Il Partito popolare, Ciudadanos e il governo con Vox sarebbero la cosa peggiore per il nostro paese.

 

Sanchez fa un errore politico o interpreta lo “Stato profondo” e l’establishment che non sopporta di vedere la Sinistra al governo dopo ottant’anni?

L’establishment finanziario, commerciale e politico non vuole Unidas Podemos al governo. Le grandi società del mercato azionario, dell’indice Ibex35, ci sono ostili, perché siamo l’unica forza politica a sollevare la testa di fronte all’establishment imprenditoriale e finanziario e ai suoi poteri. Unidas Podemos è l’unico partito che ha alzato la testa di fronte alle grandi compagnie energetiche e ai grandi mezzi di informazione. Non vogliono vedere la Sinistra al governo in alcun modo. Abbiamo subito di tutto, fino allo spionaggio dello stato più basso di polizia contro Iglesias e Unidas Podemos. Abbiamo avuto uno tsunami di notizie inventate e completamente false contro di noi. Oggi, tutto questo Stato, lo Stato parallelo e le sue articolazioni stanno cercando di bloccare l’ingresso di Unidas Podemos al governo. I socialisti collaborano con noi e stiamo governando insieme in un certo numero di regioni (Autonomie) e comuni, con il Comune di Barcellona in prima linea. Allo stesso tempo, il Partito socialista e l’establishment non vogliono che noi assumiamo responsabilità di governo, che tra l’altro derivano dal voto sovrano dei cittadini alla Sinistra.

 

Sembrava che la socialdemocrazia spagnola avesse voltato pagina e avesse abbandonato le politiche neoliberiste di austerità. Alla fine non si corre il rischio che sembri tutta colpa di Iglesias e di Podemos?

Questa strategia ha fallito. Mentre Sanchez ha posto dalla televisione il veto alla partecipazione di Iglesias al governo, Pablo ha fatto un grande, sincero ed etico gesto nei confronti delle persone che rappresentiamo dicendo chiaramente che se Sanchez lo vede come un ostacolo, questo ostacolo viene messo da parte per aiutare il Paese e i suoi lavoratori ad avere un governo progressista e di Sinistra. Pablo ha lasciato ad altri compagni Unidas Podemos il compito di assumersi la responsabilità di rappresentare la Sinistra nel governo. Pablo e tutti noi poniamo sempre gli interessi dei cittadini e dei lavoratori al di sopra di ogni ambizione politica personale o di partito. Abbiamo fatto cadere ogni accusa su Sanchez contro Unidas Podemos e sulla sua leadership. La verità è che il Partito socialista e il Partito popolare stanno cercando di far rivivere il bipartitismo morto per ripartire di nuovo i poteri tra socialdemocratici e conservatori. Non vogliono capire i cambiamenti avvenuti nella società spagnola. Oggi abbiamo un pluralismo molto più ricco, più forze politiche. Abbiamo governi di coalizione in 20 dei 28 paesi europei. Dove ha visto Sanchez che ciò non può essere fatto in Spagna? Il nostro Paese deve essere normalizzato e non deve esserci nessun veto contro i partiti democratici e progressisti.

 

Come ha visto la posizione degli altri partiti che hanno sostenuto il governo di Sanchez?

Unidas Podemos rappresenta il ponte politico per far fronte alla crisi economica e sociale che la Spagna deve affrontare. Le previsioni mostrano che non siamo usciti da questa crisi lunga e terribile da un decennio e che siamo in pericolo di essere riportati a una nuova crisi. Unidas Podemos può a livello politico essere la soluzione alla crisi sociale come ponte di cooperazione tra diverse forze politiche, perché può affrontare sia problemi economici che sociali e problemi territoriali. La Spagna delle regioni (Autonome) è superata e dobbiamo avere la visione di condurre il paese e la sua gente ai cambiamenti di cui abbiamo bisogno. Le altre forze politiche che hanno sostenuto la caduta di Rajoy e il governo di Sanchez hanno chiaramente detto a Sanchez di concludere un accordo con Unidas Podemos. I sindacati glielo hanno detto ripetutamente, sia le Comisiones Obrera CC.OO. quanto l’UGT, che è il sindacato più vicino diciamo, ai socialisti, glielo hanno detto le grandi organizzazioni sociali e i movimenti sociali con i quali ha avuto modo di parlare ultimamente. I movimenti a favore della Sanità e dell’Istruzione pubblica, tutti quelli che lottano contro i cambiamenti climatici, quelli che hanno lottato contro Rajoy per salvare i servizi pubblici hanno invitato Sanchez a formare un governo di coalizione con la sinistra. Sanchez ha fatto incontri continui ma di carattere pre-elettorali con tutte queste organizzazioni e movimenti e tutti gli hanno detto di fare un accordo con Unidas Podemos.

 

Cosa pensate di fare nel prossimo futuro per avere un governo e non portare il paese alle elezioni anticipate?

Abbiamo perso molto tempo. Dobbiamo continuare i negoziati e raggiungere un accordo. Abbiamo dovuto incontrarci già ieri e non domani con il Partito socialista, non tireremo il tappeto sotto i loro piedi, ma deve essere chiaro che stiamo puntando a una maggioranza progressiva che eviterà le elezioni anticipate. Non dobbiamo offrire una nuova opportunità alle destre e dobbiamo evitare di stancare la nostra gente, perché sia ​​i socialisti che noi Unidas Podemos possiamo dire che abbiamo stancato la nostra gente negli ultimi mesi e alcuni elettori potrebbero non perdonarci e astenersi. Al momento del voto di fiducia a Sanchez eravamo vicini a un accordo. Volevano che arrivasse in 48 ore, il che era impossibile. In questo momento abbiamo ancora tempo per lavorare per un governo di coalizione. Tutto ciò che chiediamo a Sanchez è davvero di sederci al tavolo di dialogo e smettere di fare campagna elettorale.

 

Nelle proposte di Sanchez non esiste una proposta per la Catalogna …

Lo ripetiamo tutti i giorni che nessuno sarà in grado di governare la Spagna se non avrà una proposta per la Catalogna, perché lascerà gran parte della nostra società ai margini. Tutti conoscono molto bene le nostre posizioni sulla questione catalana. Tutto ciò che chiediamo a Sanchez e al Partito socialista è sedersi al tavolo con la Catalogna. Per la semplice ragione che dobbiamo ripristinare le relazioni tra il governo spagnolo e il governo locale della Catalogna. Dobbiamo fermare lo scontro tra Catalogna e Spagna, Spagna e Catalogna. Dobbiamo sederci al tavolo del dialogo per decidere i cambiamenti di cui la Spagna ha bisogno, per riconoscere ciò che siamo nella realtà, un paese di diverse nazionalità, culture, civiltà e lingue.
Sfortunatamente, il Partito Socialista teme tutto questo e non è in grado di sedersi al tavolo. Il paradosso è che Sanchez è tornato circa due anni fa alla guida del Partito socialista, dal quale lo avevano buttato via malamente, sostenendo posizioni vicine a quelle della Sinistra. Non appena è salito al governo, ha dimenticato le sue proposte a favore della maggioranza sociale e ha seguito i dettami dell’establishment. Una parte del Partito Socialista si sente meglio se governa con i Ciudadanos o con il Partito Popolare, le forze del neoliberismo, che partecipare a un governo di cambiamento progressista con la Sinistra.

 

Come reagisce la base dei vostri partiti?

In Unidas Podemos, sia in Podemos che in Sinistra unita abbiamo chiesto l’opinione dei nostri membri, attivisti e della nostra gente. La stragrande maggioranza dei compagni coinvolti nei processi interni della Sinistra unita e di Podemos ha espresso il proprio sostegno al governo di coalizione. Nel Partito socialista le cose sono completamente diverse perché c’è una leadership, o almeno un suo nucleo duro, che non vuole una maggioranza progressista e un governo progressivo per la prima volta nella nostra storia post-dittatoriale, mentre allo stesso tempo la base del partito ha richiesto a Sanchez di non stringere alleanza con i Ciutadanos di Rivera e di allearsi con Unidas Podemos. “No con Rivera”, gridavano gli attivisti del Partito socialista fuori dalla sua sede centrale di Madrid nella notte delle elezioni.
La grande differenza tra noi, EU Sinistra unita e Podemos, e i socialisti è che i nostri compagni sono coinvolti e sono protagonisti nelle decisioni che prendiamo. Non abbiamo dirigenti illuminati che decidono ignorando i compagni che fanno le battaglie quotidiane nella società. I compagni della Sinistra unita e di Podemos hanno affermato in termini chiari che vogliono un governo con i socialisti. Il Partito Socialista non osa rivolgersi alla sua stessa base, perché sa che vuole l’alleanza con Unidas Podemos e non con i Ciudadanos. La leadership del Partito socialista sta bruciando i tempi per poter far esprimere i suoi membri. Noi consideriamo la gente e i nostri compagni, perché decidiamo sempre tutto insieme. Questa è la nuova Sinistra partecipativa e la nuova Spagna che abbiamo in mente.

 

*L’intervista di Argiris Panagopoulos è stata pubblicata sul quotidiano di SYRIZA “Avgi”, domenica 08 Settembre 2019.