Austria, a Salisburgo successo travolgente dei comunisti che rientrano in parlamento

Ieri si sono svolte le elezioni regionali nello stato federale austriaco di Salisburgo. Il Partito Comunista Austriaco KPÖ ha avuto un successo travolgente. E sebbene i sondaggi d’opinione lasciassero intendere la possibilità di superare la soglia del 5 per cento, nessuno si sarebbe aspettato il risultato: 11,5 per cento!

di Maurizio Acerbo*

Un risultato storico visto che il KPÖ non entrava nel parlamento statale dal 1949. Ancora più sorprendente è il risultato nel capoluogo regionale, la città di Salisburgo, con il 21,8 per cento, che fa del KPÖ+ il secondo partito dietro ai conservatori e superando l’estrema destra al terzo posto! È la prima volta dal 1949 che i comunisti siederanno nel parlamento regionale di Salisburgo.
Il candidato principale, Kay-Michael Dankl, è stato consigliere comunale a Salisburgo negli ultimi quattro anni anni e da allora si è conquistato il rispetto e la fiducia della gente. Devolvendo parte del suo stipendio a persone in difficoltà finanziarie (28.000 euro in 4 anni devoluti a una cassa di solidarietà per persone bisognose), concentrando l’azione politica sul problema degli alloggi e altre scottanti questioni sociali, circondato da un’ottima squadra di compagni, pur lavorando part time in un altro lavoro, lui e gli altri candidati hanno presentato un’alternativa credibile.

Si legge sul sito di KPÖ PLUS di #Salisburgo: “Spendere ben oltre la metà del proprio reddito in alloggi non è raro e sempre più abitanti di Salisburgo non possono più permettersi di vivere. ÖVP, SPÖ e Verdi, che sono al governo da 28 anni, non stanno facendo nulla per combattere il rapido aumento dei costi degli alloggi, anzi: prima delle elezioni promettono alloggi a prezzi accessibili, dopodiché dimenticano i loro annunci e si schierano con investitori e speculatori immobiliari.
L’obiettivo politico di Kay è l’alloggio a prezzi accessibili.”
“Da adolescente è vissuto negli Stati Uniti per diversi anni. Lì ha imparato quanto può essere difficile quando arrivi in ​​un posto dove sei visto come straniero – e quanto sia importante che tutti possano partecipare alla vita sociale. Lì ha anche visto dove porta quando le multinazionali danno il tono ovunque: nella sanità, negli alloggi, nell’istruzione, dove molti con pochi soldi si perdono. Questa politica per i ricchi e le imprese si avverte sempre di più anche a Salisburgo, dove i partiti di governo stendono il tappeto rosso per gli speculatori immobiliari.”

Kay-Michael Dankl è stato portavoce dei giovani Verdi poi espulsi dal partito. Hanno quindi costituito la Plattform Unabhängig & Solidarisch (Plus) che si è coalizzata con KPÖ. Dankl ha anche fondato la Junge Linke che è diventata l’organizzazione giovanile del KPÖ.
Per quanto riguarda il lavoro svolto a Salisburgo Dankl ha dichiarato: “Devi iniziare in piccolo. Costruisci dal basso verso l’alto, getta le basi per una crescita sostenibile”. Per esempio, fare il lavoro politico casa per casa, portare il giornale Salzburgerstimme, la cui tiratura è stata aumentata da 5.000 a 25.000 copie, nelle cassette postali dei salisburghesi soprattutto dei quartieri popolari, essere punto di riferimento sui bisogni sociali a partire da quelli della casa, essere un rompiscatole. “Devi essere utile”, dice, “soprattutto per coloro che hanno sempre avuto difficoltà”, “continuerò il mio lavoro precedente come voce critica e costruttiva per le questioni sociali e gli alloggi a prezzi accessibili a livello statale e voglio essere il più grande rompiscatole per il governatore Haslauer”. Insomma presenza istituzionale al servizio di un progetto di partito sociale.

In una prima dichiarazione dopo il risultato Kay-Michael ha dichiarato: “Oggi è l’inizio, non la fine. Nei prossimi anni dobbiamo dimostrare che possiamo fare la differenza per le persone”.

 

*Segretario del Partito della Rifondazione comunista. L’articolo è tratto dal post pubblicato sul suo profilo Facebook.