È morto Julio Anguita, maestro e dirigente della sinistra spagnola

Lutto nella sinistra spagnola: è morto a 78 anni Julio Anguita, il primo comunista a dirigere il municipio di un capoluogo nella nuova era post-franchista.

La notizia è arrivata nella tarda mattinata del 16 maggio scorso. Anguita era stato ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Reina Sofía di Cordova, dopo aver sofferto un arresto cardio-respiratorio nel suo domicilio, alcuni giorni prima.

Julio Anguita era nato a Fuengirola, in Andalusia, nel 1941. Fu segretario del Partito Comunista di Spagna (PCE) fra il 1988 ed il 1998, e nello stesso periodo dirigente di Izquierda Unida. Anguita è stato anche sindaco di Cordova fra il 1979 ed il 1986, il primo sindaco comunista di un capoluogo nella Spagna post-franchista.

La sua leadership alla segreteria del Partito Comunista di Spagna attraversò la caduta del muro di Berlino, ma a differenza di quanto accadde in Italia con lo scioglimento del Pci e la nascita del Pds, il Partito comunista sotto la sua guida seppe rilanciarsi all’interno della più ampia coalizione di Izquierda Unida, che sempre con Iui crebbe sino al massimo storico del 10,5% alle politiche del ‘96.

Alla fine degli anni ’90 lasciò tutte le cariche dirigenziali a causa dello stato di salute del suo cuore, rimanendo negli anni un personaggio molto amato dal popolo della sinistra spagnola.

L’attuale leader di Izquierda Unida, Alberto Garzòn, ha scritto in un tweet poco dopo la notizia della morte: “Non posso crederci. Continuo a piangere e non so quando smetterò. Abbiamo perduto il più grande. Un nostro amico, un nostro compagno”.

Anche il leader di Podemos, Pablo Iglesias, attuale vicepresidente nel governo Sànchez, ha salutato Anguita con un tweet pubblico: “Non solo se ne va un riferimento etico, se ne va anche il nostro miglior riferimento politico. Hasta siempre”.