The Left, l’eurogruppo della sinistra radicale al Parlamento europeo ha approvato “con riserva” l’ingresso del Movimento 5 Stelle, stabilendo con gli eurodeputati pentastellati un “periodo di prova” di “sei mesi”.
di Adriano Manna
“Gli europarlamentari del M5S faranno parte del gruppo The Left con pieni diritti. Insieme sono state concordate le battaglie per i prossimi mesi e il no al bis di Ursula von der Leyen”, rendono noti fonti del Movimento.
Il nodo sarebbe stato sciolto dopo un colloquio durato oltre due ore tra gli 8 eurodeputati eletti col M5S ed il bureau di The Left, che ha cercato una formulazione in grado di rassicurare le varie componenti del gruppo parlamentare che non vedono di buon occhio l’ingresso del partito di Conte a causa del suo passato di alleato col la Lega di Matteo Salvini.
Con questo ingresso il gruppo parlamentare The Left passa a 47 membri, segnando così un leggero passo in avanti rispetto alla scorsa legislatura.
L’ingresso del M5S in The Left potrebbe significare anche la fine delle ambizioni del neonato movimento di Sahra Wagenknecht BSW – Bündnis Sahra Wagenknecht – Vernunft und Gerechtigkeit (“Alleanza Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia”) che puntava a creare un nuovo gruppo autonomo di sinistra proprio insieme al Movimento 5 Stelle e ad altre formazioni minori.
Manon Aubry, co-presidente di The Left ha rilasciato questa dichiarazione: “Siamo lieti di dare il benvenuto al Movimento 5 Stelle nel nostro gruppo. Questa decisione è stata presa in accordo con i nostri amici italiani di Sinistra Italiana e abbiamo fatto in modo che il M5S si allineasse alla nostra posizione politica. The Left è il gruppo che rappresenta l’antifascismo, lotta per i diritti dei lavoratori, persegue un’ambiziosa azione per il clima e si oppone all’austerità. Riaffermiamo questo impegno e siamo lieti di farlo con un gruppo ancora più grande. Siamo la principale opposizione alla coalizione di Von Der Leyen e fungiamo da baluardo contro l’estrema destra e le sue idee razziste e sessiste”.