La 47ª edizione della festa del Partito Comunista Portoghese si conclude con successo.
Fonte: Mundo Obrero
Si è conclusa con successo la 47ª edizione della Festa do Avante, organizzata dal Partito Comunista Portoghese. Anche quest’anno, la Quinta da Atalaia ha aperto le sue porte per diventare il più grande evento politico e culturale del Portogallo, dove i comunisti del Paese offrono concerti, teatro, cinema, mostre, spazi gastronomici, dibattiti e attività sportive. Il tema principale di questa edizione è stato l’inizio delle celebrazioni del 50° anniversario della Rivoluzione di Aprile e la rivendicazione dei suoi valori rivoluzionari.
Tre giorni intensi con un ricco programma che ha avuto inizio con l’esibizione dell’Orchestra Sinfonica di Lisbona, seguita da oltre 70 concerti di tutti i gusti musicali. Dal Palco del 1° Maggio allo Spazio Internazionale c’è un mondo in cui perdersi e godere di una festa pensata per tutti i pubblici e dove nessuno può andarsene senza aver ballato una Carvalhesa.
Un evento che è possibile solo grazie al lavoro volontario della militanza comunista portoghese, come ha esordito Paulo Raimundo, segretario generale del Pcp, durante l’assemblea centrale. “Da qui saluto le migliaia di persone che hanno costruito, diffuso e assicurato il funzionamento di questa grande festa, saluto i giovani e il Pcp”.
Discorso di Paulo Raimundo
Il discorso del massimo dirigente dei comunisti portoghesi è stato molto emozionante, poiché era la prima volta che parlava come segretario generale alla Festa de Avante! dopo essere stato eletto alla Conferenza nazionale del PCP nel novembre dello scorso anno. “Qui siete a casa vostra e sapete che domani saremo al vostro fianco, nelle diverse espressioni della vita, nelle difficoltà, nel sogno, nella gioia, nelle giuste lotte che svilupperemo”, ha detto all’inizio dell’evento.
Dopo aver salutato e ringraziato i presenti, il leader comunista ha denunciato la crisi strutturale del capitalismo e il relativo declino degli Stati Uniti e delle altre grandi potenze capitalistiche. “Di fronte alla persistente resistenza e lotta dei popoli, gli Stati Uniti, la NATO e l’UE stanno intensificando lo sfruttamento e lo scontro in tutto il mondo. E qui si trova, in tutte le sue dimensioni, il vero colore del capitalismo, con la brutale accumulazione e centralizzazione della ricchezza, a costo di sfruttamento, povertà, disuguaglianza, ingiustizia, fame, malattia, depredazione e saccheggio delle risorse”.
Per quanto riguarda il Portogallo, ha sottolineato che l’inflazione sta soffocando la classe operaia. “Ora ci dicono che l’economia va bene: va bene per i 2 milioni di persone a rischio di povertà, di cui 345.000 sono bambini? Va bene per circa 3 milioni di lavoratori, che guadagnano fino a mille euro lordi al mese?”, ha chiesto durante la manifestazione.
“Non ci rassegniamo all’impoverimento e alla negazione del futuro delle nuove generazioni, non accettiamo salari bassi, non accettiamo la distruzione della produzione nazionale e la consegna a gruppi monopolisti nazionali o stranieri di strumenti essenziali per lo sviluppo del Paese”.
Ha poi ricordato che sono “il Partito della classe operaia e di tutti i lavoratori, che conosce per esperienza la potenza del nemico, ma che non aspetta, prende l’iniziativa e sa che i lavoratori e le masse popolari organizzate sono una forza inarrestabile. Un Partito legato alla vita, che non evita di parlare dei problemi, che non sottovaluta la realtà, che è ogni giorno, dove deve essere, con i lavoratori e il popolo nelle loro lotte”.
“Siamo il Partito Comunista Portoghese, che afferma la sua identità comunista, il suo carattere di classe, il suo obiettivo di costruire una nuova società, il socialismo e il comunismo, la sua base teorica, il marxismo-leninismo, i suoi principi operativi, un partito patriottico e internazionalista. Per i Valori di Aprile nel futuro del Portogallo, per il socialismo e il comunismo. La lotta continua”, ha concluso, facendo un applauso alla solidarietà internazionalista, alla pace, alla Festa do Avante, alla Gioventù Comunista Portoghese e al Partito Comunista Portoghese.