Al via oggi a Roma il processo sull’omicidio di Giulio Regeni

Si tiene oggi a Roma l’udienza preliminare del processo a quattro agenti egiziani, accusati di aver torturato e ucciso lo studente italiano Giulio Regeni, al Cairo, nel 2016.

Si spera che possa essere un primo passo verso l’affermazione della verità quello che si compirà oggi con l’apertura del processo, a Roma, dei quattro accusati dell’omicidio di questo giovane studente di sociologia, all’inizio del 2016, al Cairo.

Gli agenti degli “007 egiziani”, non saranno però sul banco degli imputati, protetti dal governo di Abdel Fattah Al Sissi: si tratta di Tariq Sabir, e di Athar Kamel Mohamed IbrahimUhsam HelmiMagdi Ibrahim Abdelal Sharif (il presunto torturatore del ricercatore italiano). Sono questi i nomi degli ufficiali iscritti nel registro degli indagati dal pm Sergio Colaiocco il 4 dicembre del 2018. Ma la lista potrebbe essere destinata ad allungarsi poiché il procuratore Michele Prestipino e il sostituto Sergio Colaiocco stanno effettuando accertamenti su altri cinque uomini appartenenti ai servizi segreti egiziani.

Un ulteriore aspetto da chiarire sarà poi quello relativo alla “finta rapina” inscenata dagli 007 egiziani di cui è stato vittima lo stesso Regeni, nella quale sarebbero stati coinvolti almeno 8 appartenenti alle forze dell’ordine ancora tutti da individuare.

Quello che appare ormai scontata è invece la reticenza della Procura egiziana a collaborare con le autorità italiane: il procuratore egiziano al-Sawy ha dichiarato in una nota che la pubblica accusa del Cairo non ha intenzione di “perseguire un procedimento penale per l’omicidio, il rapimento e la tortura di Giulio Regeni perché l’autore è sconosciuto”.