I giovani di Fratelli d’Italia, partito di estrema destra attualmente al governo, hanno fatto irruzione nel municipio di Bologna, mentre altri rivendicavano la proprietà italiana dei territori sloveni e croati.
Di Ana Vračar – Peoples Dispatch
La sezione bolognese di Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, ha organizzato una manifestazione il 9 febbraio, in vista del Giorno del Ricordo delle Foibe, controversa giornata commemorativa utilizzata dall’estrema destra per sbianchettare il periodo fascista italiano e i propri legami con il Partito Fascista. Durante la manifestazione, i membri di Gioventù Nazionale hanno fatto irruzione nel municipio di Bologna. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, del Partito Democratico, ha definito l’azione “inaccettabile” e ha dichiarato alla stampa di ritenere che il gruppo sia stato aiutato da rappresentanti locali di Fratelli d’Italia, annunciando ulteriori azioni in risposta.
Oltre a prendere d’assalto il municipio di Bologna, i membri dell’organizzazione hanno esposto striscioni che rivendicavano la proprietà italiana dei territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, ufficialmente reclamati dalla Jugoslavia dopo la Seconda guerra mondiale dopo un lungo periodo di occupazione. Le azioni e le dichiarazioni del gruppo si allineano completamente al discorso del partito di estrema destra al potere sugli eventi del dopoguerra, che cerca di equiparare i crimini delle forze fasciste alle azioni della resistenza antifascista. Tra i gruppi di estrema destra in Italia, ciò ha comportato in larga misura la strumentalizzazione degli omicidi delle truppe di occupazione e dei collaborazionisti nel secondo dopoguerra.
Da prima del 2005, quando questa Giornata della Memoria è stata introdotta nel calendario nazionale, i partiti di destra hanno dato forma a una narrazione che sostiene che migliaia di persone sono state uccise e decine di migliaia costrette a emigrare dalla Jugoslavia nel periodo successivo alla capitolazione dell’Italia e alla successiva sconfitta della Germania nazista, solo per il fatto di essere italiane. Questa narrazione ignora le atrocità commesse dall’occupazione fascista italiana e dai suoi collaboratori nel tentativo di normalizzare le posizioni di estrema destra. Gli sforzi sono stati favoriti dalle concessioni fatte dai partiti di centro e centro-sinistra, che a loro volta hanno minato l’eredità del movimento di resistenza italiano.
Cambiare Rotta, un’organizzazione giovanile di sinistra di Bologna che ha organizzato un contro-picchetto contro Gioventù Nazionale, ha dichiarato: “Lo scopo dietro l’istituzione di questa giornata è stato, infatti, quello di dipingere i coloni fascisti uccisi nelle foibe come vittime innocenti di un odio anti-italiano fabbricato, ignorando gli italiani che hanno combattuto nella resistenza sotto il comando di Tito, così come i collaboratori slavi che hanno incontrato la stessa sorte dei fascisti italiani”.
“Oggi, coloro che attaccano la resistenza dei partigiani jugoslavi attaccano anche la resistenza al colonialismo occidentale, come abbiamo visto con la risposta della rete unificata agli eventi del 7 ottobre in Palestina”, ha aggiunto l’organizzazione.
La foto è tratta dalla pagina Facebook di “Gioventù nazionale” Bologna.