L’Occidente travisa la posizione della Cina sull’Ucraina

Con il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina, la posizione neutrale della Cina ha subito crescenti pressioni da parte dell’Occidente. Alcuni hanno criticato la decisione di Pechino di non schierarsi, mentre altri la dipingono come una minaccia crescente e la accusano di collaborare con la Russia.

di Sun Tianyuan – People’s World 

La Cina ribadisce che la sua posizione è sempre stata obiettiva, chiara e coerente e che il suo unico desiderio è la pace tra le due parti. Afferma che l’Occidente si sbaglia sulla posizione della Cina sull’Ucraina.

Pechino non cerca interessi geopolitici, né approva l’uso di sanzioni punitive o di assistenza militare che potrebbero far degenerare ulteriormente la situazione. In realtà, la Cina ha promosso i colloqui di pace fin dall’inizio del conflitto.

Un giorno dopo lo scoppio delle ostilità, il Presidente cinese Xi Jinping ha parlato al telefono con il suo omologo russo Vladimir Putin, cercando di ottenere una de-escalation. Ha anche tenuto incontri online con altri leader nazionali, spiegando la posizione della Cina. Ha sottolineato che la comunità internazionale dovrebbe creare un ambiente favorevole ai colloqui, piuttosto che aggiungere benzina sul fuoco e aumentare le tensioni.

La neutralità della Cina le consente di svolgere un ruolo responsabile e costruttivo. Il Consigliere di Stato e Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto scambi intensi e approfonditi con le sue controparti di Russia e Ucraina, esortando le due parti a superare le difficoltà e a gestire le loro differenze per riprendere i colloqui.

Il fatto che abbia parlato con entrambi i ministri mentre l’Europa e il mondo entravano in un periodo di turbolenza è significativo. Wang ha invitato entrambe le parti a evitare un’escalation del conflitto e a prevenire un peggioramento della crisi umanitaria. Ha affermato che le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutte le parti dovrebbero essere affrontate sulla base del principio del rispetto reciproco e che la sicurezza regionale non può essere raggiunta espandendo i blocchi militari.

Oltre alle consultazioni ad alto livello con i leader mondiali, la Cina ha proposto un’iniziativa in sei punti sulla situazione umanitaria in Ucraina e ha anche inviato diverse consegne di aiuti all’Ucraina, tra cui cibo e beni di prima necessità per un valore di milioni di dollari.

La Cina sta contribuendo con la sua saggezza a risolvere la crisi e ad allentare la tensione – e continua a fare una valutazione indipendente della questione in modo obiettivo e imparziale.

La causa della crisi ucraina risiede in questioni di sicurezza regionale in Europa che si sono accumulate nel corso degli anni. La Cina ha sottolineato più volte che la questione ucraina è complessa e non dovrebbe essere affrontata con un approccio binario “amico o nemico”.

Tuttavia, nella mentalità di alcune potenze occidentali, esistono solo due clan al mondo – la “democrazia” e gli altri – e chiunque si opponga o non sia d’accordo con la sua ideologia viene etichettato come nemico.

Nonostante le pressioni, la Cina è fermamente schierata dalla parte della pace e continua a svolgere un ruolo costruttivo, cercando di risolvere la crisi ucraina a modo suo. Anche l’Occidente dovrebbe aprire uno spazio alla Russia e all’Ucraina per raggiungere un accordo politico, piuttosto che aumentare le tensioni. L’unica via d’uscita è rappresentata dai colloqui di pace, non dal tenere il mondo in ostaggio con una mentalità da Guerra Fredda ormai superata.