Rapporto shock su Gaza: le vittime potrebbero essere 180mila

L’autorevole rivista medica inglese The Lancet ha pubblicato nei giorni scorsi un rapporto impressionante riportante un’accurata stima di quello che potrebbe essere il reale numero di vittime a Gaza.

Com’è tristemente noto, il dato reale è di 37 mila vittime. Si tratta di una cifra contestata dall’autorità israeliana ma confermata dalle Nazioni Unite, Oms e dagli stessi servizi segreti israeliani.

La realtà è che una stima realistica del numero dei morti non è più possibile da tempo, a causa della progressiva distruzione di gran parte delle infrastrutture che permettevano un monitoraggio della situazione umanitaria nella striscia di Gaza.

Ad offrire ora una nuova stima realista del massacro in corso, offrendo un quadro di gran lunga più agghiacciante rispetto a quelli delineati in questi mesi, è la stima pubblicata su The Lancet da Rasha Khatib, dell’Institute of Community and Public Health, Birzeit University, in Palestina; Martin McKee del Department of Public Health and Policy, London School of Hygiene & Tropical Medicine, di Londra e Salim Yusuf, del Population Health Research Institute, McMaster University and Hamilton Health Sciences, in Canada.

Nei conflitti recenti, ricordano i tre studiosi, le morti indirette vanno da tre a 15 volte il numero di morti dirette. Applicando una valutazione prudente di quattro morti indirette per ogni morte diretta e visti i 37.396 decessi sinora registrati, non è improbabile stimare che fino a 186.000 o anche più decessi potrebbero essere attribuibili all’attuale conflitto a Gaza. Utilizzando il dato della popolazione della Striscia di Gaza del 2022 di 2.375.259, ciò si tradurrebbe nel 7,9% del totale.