Spagna, la coalizione della sinistra radicale SUMAR muove i primi passi

Lo scorso venerdì  è stato firmato e registrato l’accordo per la creazione della coalizione elettorale SUMAR. Più di una dozzina di formazioni politiche compongono lo strumento che permetterà alla sinistra unita, insieme a numerose personalità indipendenti, di concorrere alle prossime elezioni politiche del 23 luglio.

Fonte: Mundo Obrero

È stata una giornata ricca di notizie e di emozioni, a coronamento di una lunga settimana da quando abbiamo appreso i risultati delle elezioni comunali e regionali del 28 maggio.

I leader del Partito Comunista di Spagna e di Izquierda Unida hanno salutato pubblicamente il raggiungimento di questo ampio accordo che comprende quasi tutte le organizzazioni progressiste dell’intera Spagna, in uno scenario di urgenza non solo per le elezioni anticipate ma anche per la necessità di affrontare l’ondata reazionaria che minaccia le libertà e i diritti fondamentali. La notizia di oggi è una speranza che lavoreremo per trasformare in realtà. Non aspetteremo passivamente i risultati, ma ci impegneremo a costruire unità e mobilitazione popolare in ogni quartiere, in ogni azienda e in ogni scuola. Il momento storico richiede un passo avanti responsabile e questa è la prima cosa che emerge da questo accordo.

Ci sono molti sviluppi concreti in vista per la coalizione, tra cui l’elezione nei prossimi giorni delle persone migliori per sviluppare il progetto SUMAR nelle istituzioni. Noi comunisti contribuiremo attivamente a questo processo. Siamo anche consapevoli dei dibattiti aperti e delle inadeguatezze di un progetto che deve essere organizzato nello stesso momento in cui affronta una dura prova. Da parte del PCE metteremo sempre la responsabilità storica, ciò che ci rafforza prima di ciò che ci separa e l’ambizione di poter costruire la più ampia unità. È con questo spirito che affronteremo le sfide dei prossimi giorni.

Il SUMAR deve esplicitare nei prossimi giorni il suo programma elettorale, basato su tutti i materiali del processo di ascolto e sul progetto per il Paese a cui hanno partecipato migliaia di attivisti e professionisti. Dal PCE e da Izquierda Unida contribuiremo con la nostra esperienza e le nostre posizioni politiche, consapevoli che il cambiamento che il Paese richiede non può seguire la strada degli esperimenti superati del neoliberismo.

Il SUMAR deve essere in grado di articolare un’ampia base sociale e di promuoverne la mobilitazione, soprattutto nei quartieri popolari dove l’astensionismo politico ha il peso maggiore, unica garanzia di vittoria alle prossime elezioni. Deve farlo senza cadere nell’elettoralismo e nei messaggi vuoti, a cui ci ha abituato il bipartitismo, ma valorizzando il senso comune dei bisogni e della realtà della maggioranza sociale che lavora. Come è stato dimostrato nelle ultime elezioni, il PCE e IU sono le forze con il maggior radicamento territoriale in tutta la Spagna, nonostante tutti i nostri limiti. Ora ci mettiamo al lavoro per raggiungere l’obiettivo che ci attende.

L’accordo è fondamentale per difendere una democrazia minacciata dall’ondata reazionaria e dall’intolleranza ed è essenziale per consolidare i progressi nei diritti dei lavoratori conquistati sia da chi ci ha preceduto sia in quest’ultima fase e continuare a estenderli. Riteniamo che oggi ci si debba congratulare per l’avanzamento unitario raggiunto. Dal PCE lo consideriamo un punto di partenza che non deve smettere di approfondire le sue radici sociali, nel suo sviluppo organizzativo democratico e pluralista, nella sua chiarezza programmatica e, naturalmente, nel suo rafforzamento per vincere il 23 luglio.

Avanti con l’unità popolare per cambiare il Paese!

Abbiamo un futuro da conquistare!