La scioccante testimonianza di un prof sulle manganellate di Pisa

Il docente dopo le cariche ha denunciato l’accaduto

«Al corteo mi ci sono trovato, l’ingresso della nostra scuola è proprio dove hanno caricato i ragazzi. Li hanno bloccati mentre da piazza Dante si spostavano per fare assemblea al Polo San Rossore, passando da piazza dei Cavalieri. Ma al termine di via san Frediano c’erano un camioncino della polizia e gli agenti in assetto antisommossa».

«Hanno manganellato violentemente i ragazzi senza dire nulla. Ero con delle colleghe e ho visto la prima carica ai nostri alunni. È successo tutto velocemente. Parliamo di studenti medi, ragazzini, e moltissimi studenti della nostra scuola. Con altre colleghe ho provato a portarli via, ho pensato che non si sarebbe messa molto bene. Sono entrato nel bar e ho sentito una mia studentessa urlare “Prof!”, aveva la mano rotta da una manganellata, tremava come una foglia. Ha 16 anni, è fragile e dolcissima. Mi ha detto: “Prof, il poliziotto rideva mentre mi picchiava”.
Uno studente disabile è stato travolto in una delle tre cariche. È inaudito. Sono tornato a casa sconvolto: una studentessa con la testa rotta, un’altra, bravissima, presa a manganellate sulla schiena».
«Non ci ho più visto, sono corso dai poliziotti chiedendo: “Cosa state facendo?”. La cosa che ci ha impressionato è che alle spalle degli studenti c’erano altri agenti in assetto antisommossa a creare un imbuto. Mi sono spaventato enormemente. Coi miei colleghi abbiamo fatto entrare i ragazzi a scuola da una porticina laterale. Con la preside abbiamo firmato un documento sul sito della scuola. Abbiamo chiamato le famiglie.
Il questore si deve dimettere, se non lo fa è una vergogna, di fronte a tutti questi ragazzi minorenni. In città questa cosa ha avuto un’eco incredibile. Siamo arrabbiatissimi».
Prof. Lorenzo Carletti – Pisa