Venezuela, il Psuv di Maduro vince le elezioni parlamentari

Il Grande Polo Patriottico Simon Bolivar, la coalizione guidata dal Psuv a sostegno del presidente Venezuelano Nicolas Maduro, ha vinto le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea nazionale con il 68,43% delle preferenze.

Alianza Democratica, la coalizione dei partiti di centrodestra all’opposizione del governo, ha ottenuto circa il 18% dei voti, Venezuela Unida poco più del 4%, mentre il Partito Comunista de Venezuela il 2,73%.

Il Consiglio elettorale nazionale del Venezuela ha inoltre reso noto i dati di affluenza che si attestano intorno al 31% degli aventi diritto al voto, un dato che rappresenta la vera nota negativa per Maduro, dal momento che una parte dell’opposizione, capeggiata dall’autonominatosi presidente transitorio Juan Guaidó non ha partecipato alle elezioni promuovendone il boicottaggio.

Da questo momento il parlamento tornerà ad avere le funzioni che per volontà dello stesso Maduro gli erano state tolte per attribuirle a un’Assemblea nazionale costituente, un organo parallelo chiamato a elaborare una nuova costituzione.

Lo stesso Guaidó perdendo la presidenza di turno del parlamento, non sarà più legittimato a ricoprire il ruolo che gli era stato riconosciuto da 60 paesi nel mondo.

Unione europea, Organizzazione degli Stati americani (OSA) e Stati uniti hanno già annunciato che non riconosceranno la legittimità del voto, mentre di diversa opinione sono Cuba, Cina, Russia, Iran e Nicaragua.

L’ex primo ministro spagnolo Luis Zapatero, tra i pochissimi osservatori internazionali presenti, ha chiesto a Bruxelles di riconsiderare la sua posizione, visto che non riconosce il nuovo Parlamento, e di avviare una riflessione sulle sanzioni Usa.