Quei bonus pensione ai poliziotti franchisti che il governo spagnolo non riesce a cancellare

Succede in Spagna. Succede nella Spagna democratica e col governo più a sinistra della sua storia recente. Succede che il Ministero degli Interni spagnoli paghi dei bonus mensili a 115 agenti di polizia a cui è stata conferita una medaglia politica durante il regime franchista.

di Andrea Alba

Per farla semplice: in Spagna ci sono 115 ex agenti di polizia insigniti con medaglie al merito che percepiscono un compenso extra rispetto alla pensione coi soldi pubblici. Tra questi c’è perfino il famigerato Antonio Gonzàlez Pacheco, un giovanotto di 73 anni che ai tempi della dittatura franchista si era conquistato il nomignolo di Billy el Niño per l’abitudine di roteare la pistola attorno al dito. In realtà la sua fama era legata alle torture e alle efferatezze con cui trattava oppositori e semplici criminali. Tormenti, sevizie, pestaggi anche di donne incinte che gli sono valse ben 3 medaglie d’oro sotto il regime franchista e una addirittura nel 1982, a dittatura finita. Medaglie che non hanno solo un valore simbolico, ma che valgono al noto aguzzino circa un 50% in più rispetto alla sua pensione.

Il deputato di Euskal Herria Bildu Jon Iñarritu ne ha chiesto spiegazione in parlamento:

“È inaccettabile! L’unico merito di queste persone è stato quello di calpestare i diritti umani”,

Ma pare che l’iter per ritirare queste medaglie sia complesso e farraginoso, molto più di quanto si possa immaginare, poiché in conformità con le attuali normative in vigore non è possibile annullare le ricompense al valore militare. Il Ministro degli Interni Fernando Grande-Marlaska ha ribadito anche che il ritiro dei riconoscimenti ai criminali del franchismo è uno degli obiettivi del governo sin dalla precedente legislatura, che fu interrotta dalle elezioni anticipate. Nel programma della coalizione questo è uno dei punti scritti nero su bianco e il governo sta lavorando per varare una nuova legge sulla memoria storica, che permetta dunque di ritirare le medaglie a chi ha avuto “atteggiamenti o comportamenti contrari ai valori e ai principi della Costituzione”.

Nel programma di Unidas Podemos c’era scritto infatti: “implementeremo un programma per le riesumazioni delle vittime del regime di Franco che continuano a stare nelle fosse comuni, ritireremo le medaglie assegnate a Billy el Niño e ad altri torturatori del regime di Franco, modificheremo la Legge sull’amnistia in modo che si possano perseguire i crimini contro l’umanità del fascismo, come rende inevitabile il diritto internazionale e che ora viene violato dalla Spagna. E infine annulleremo i processi politici del franchismo.”

Il governo rende noto che queste 115 ricompense al valore militare sono state assegnate dalla Polizia Nazionale e che per ciascuna di esse lo stato paga una percentuale che oscilla tra il 10% e il 15% in più rispetto allo pensione base. La spesa annuale è enorme, poiché ogni anno vengono aggiunte nuove medaglie (nel 2019 erano circa 60). Nel 2016, l’ultimo anno di cui ci sono note le cifre e i dati, il Ministero degli Interni ha pagato 17,8 milioni di euro di bonus ad agenti che si sono distinti per estrema solerzia e fedeltà al regime franchista, macchiandosi di crimini e violenze efferate. Una pessima pagina di storia, alla quale il governo sta cercando di mettere fine, per restituire dignità a vittime che chiedono ancora giustizia.