Jozsef Szajer, europarlamentare nazionalista ungherese appartenente a Fidez, il partito del Primo ministro Viktor Orban, ha dovuto presentare le sue dimissioni in seguito ad uno scandalo sessuale che lo ha coinvolto.
Alle 21:30 dello scorso sabato sera, la polizia belga ha fatto irruzione ad un festino nel centro di Bruxelles a cui avrebbero partecipato anche diplomatici e funzionari, in seguito alle segnalazioni dei vicini di casa.
Il festino, ovviamente in violazione delle più elementari disposizioni anti-Covid, secondo le ricostruzioni della procura belga sarebbe consistito in una vera e propria orgia gay con diffuso uso di stupefacenti, tra cui ecstasy di cui era in possesso lo stesso eurodeputato ungherese al momento del fermo.
Jozsef Szajer in patria ha avuto un ruolo di rilievo nella riscrittura della costituzione ungherese nel 2010, secondo la quale “l’Ungheria deve proteggere l’istituzione del matrimonio come unione tra uomo e donna”, instaurando un clima politico e culturale molto ostile verso la comunità LGBT+.
Sempre di recente, la maggioranza di governo capeggiata dal partito dell’eurodeputato, ha proposto di vietare in Ungheria le adozioni di persone dello stesso sesso.
L’ufficio stampa del Parlamento europeo, interpellato sull’accaduto, si è limitato ad affermare che qualora un eurodeputato abbia violato le restrizioni per il coronavirus, ne dovrà ovviamente rispondere dinanzi alle autorità belghe.