Sumar e PSOE raggiungono l’accordo: la Spagna avrà ancora un governo progressista

Questo accordo arriva prima della scadenza che il Sumar e il PSOE si erano dati per raggiungerlo e risponde al chiaro messaggio inviato dai cittadini nelle elezioni del 23 luglio: il rifiuto di un governo di destra e di estrema destra in Spagna e il mandato di continuare a far avanzare diritti e libertà.

Fonte: Mundo Obrero

Enrique Santiago, deputato del Sumar e segretario generale del PCE, ha dichiarato sui suoi social media che “l’accordo programmatico raggiunto questa mattina ci permette di continuare a espandere i diritti delle classi lavoratrici e migliorare la vita del popolo spagnolo” e ha annunciato che il Sumar sta continuando a lavorare “per ottenere il sostegno parlamentare necessario per un governo di coalizione di sinistra”.

 

Tra le misure rilevanti, l’accordo prevede progressi ambiziosi:

– La riduzione dell’orario di lavoro senza riduzione dello stipendio e la regolamentazione del licenziamento.
– Il rafforzamento del sistema sanitario pubblico per ridurre le liste d’attesa.
– La revisione al rialzo degli obiettivi della legge sul cambiamento climatico.
– L’estensione del congedo parentale retribuito.
– Una riforma fiscale equa che faccia sì che le banche e le aziende energetiche contribuiscano alla spesa pubblica.
– Sviluppo della legge sugli alloggi per regolare gli affitti.
– Legge sull’assistenza.
– Riforma del finanziamento territoriale.
– Aumento del salario minimo in modo che non perda potere d’acquisto.
– Abrogazione della Legge Bavaglio.
La ratifica di questo accordo di governo di coalizione progressista avrà luogo oggi, martedì 24 ottobre, alle 12.30 in un evento pubblico presso il Museo Reina Sofía, e comprenderà gli interventi della leader del Sumar e Seconda Vicepresidente del Governo e Ministro del Lavoro ad interim, Yolanda Díaz, e del Segretario Generale del PSOE e Presidente ad interim del Governo, Pedro Sánchez.