Germania, in 35mila a Dresda contro l’estrema destra

In Sassonia, land tedesco un tempo territorio della Ddr comunista e oggi una delle zone più povere e trascurate della Germania, il partito di estrema destra Afd è dato dai sondaggi al 24% alle prossime elezioni locali che si terranno il 1 settembre.

di Adriano Manna

Di fronte alla campagna elettorale molto aggressiva portata avanti dalla formazione di estrema destra su tutto il territorio federale, una prima reazione è arrivata ad una settimana esatta dalla chiamata alle urne su iniziativa di semplici cittadini, attivisti, sindacalisti e politici della sinistra, che hanno portato in piazza oltre 35.000 persone (più del triplo di quante ne erano previste) con il motto “Solidarietà invece di rifiuto: per una società aperta e libera”.

Queste elezioni, alle quali si aggiungeranno quelle in Turingia alla fine di ottobre, saranno “l’ora della verità per la democrazia”, affermano gli organizzatori, sventolando lo spettro di una partecipazione dell’Afd in una coalizione del governo regionale. Questa prospettiva, tuttavia, è categoricamente respinta da tutti gli altri partiti. Il leader dell’Afd in Sassonia, Nico Köhler, ha detto durante una manifestazione elettorale a Chemnitz che non si dovrebbe “escludere qualcuno dal dialogo democratico perché si ritiene che ciò che pensa sia sbagliato o che sia dalla parte sbagliata”.

In Germania l’Afd ha creato dei veri e propri feudi elettorali in alcune zone del paese, specialmente nell’ex Germania dell’Est, che dopo il crollo del comunismo ha conosciuto una vera e propria desertificazione industriale che l’ha resa la parte meno sviluppata e più povera del paese.