Le autorità italiane sequestrano l’imbarcazione che la scorsa settimana ha salvato 176 migranti

Open Arms, un’organizzazione che assiste le persone disperse in mare nel Mediterraneo, ha annunciato che le autorità italiane hanno sequestrato la loro imbarcazione e la minacciano di una multa fino a 10.000 euro dopo che la barca è sbarcata al porto di Carrara mercoledì 4 ottobre. Negli ultimi giorni, l’imbarcazione ha soccorso 176 migranti, tra cui 90 minori non accompagnati, in acque internazionali.

Fonte: Peoples Dispatch

Dopo lo sbarco, il capitano della nave è stato interrogato per più di 6 ore e sulla nave è stato posto un blocco amministrativo di 20 giorni. L’organizzazione è stata accusata di aver violato le recenti regole introdotte dall’Italia per limitare l’afflusso di migranti nel Paese. Mentre il primo ministro di estrema destra Giorgia Meloni aveva annunciato che avrebbe fatto della riduzione del numero di migranti in arrivo in Italia una priorità del suo governo, nel 2023 si è registrato un aumento degli arrivi. Quest’anno sono arrivate in Italia più di 135.000 persone, rispetto alle circa 72.000 sbarcate in tutto il 2022.

Nel tentativo di reprimere gli arrivi, il governo Meloni ha introdotto regole che limitano il numero di azioni di carità che le imbarcazioni come quelle gestite da Open Arms possono compiere per ogni uscita. Le nuove regole impongono alle imbarcazioni di rientrare in porto dopo ogni azione, “impedendo loro di organizzare più operazioni in mare”, come ha spiegato alle agenzie di stampa un portavoce dell’organizzazione.

Gli scontri sulla politica migratoria dell’Unione Europea hanno caratterizzato i negoziati ad alto livello sul nuovo patto migratorio dell’Unione la scorsa settimana. L’Italia ha quasi bloccato il processo dopo l’annuncio che il governo tedesco stava fornendo sostegno finanziario alle organizzazioni che gestiscono imbarcazioni caritatevoli. In quell’occasione, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha chiesto che il nuovo sistema migratorio dell’UE includa disposizioni per garantire che i migranti salvati da imbarcazioni finanziate da membri dell’UE siano poi spediti in questi Paesi, invece di rimanere in Italia.

L’Italia ha infine accettato la bozza di accordo, che sarà successivamente discussa al Parlamento europeo, il 4 ottobre, appena un giorno prima di una riunione della Comunità politica europea che si terrà a Granada. Questo incontro, proprio come le discussioni che hanno avuto luogo nei giorni precedenti, ha un ordine del giorno ricco di questioni legate alla migrazione, con leader conservatori come Meloni e Rishi Sunak del Regno Unito che spingono per una politica migratoria ancora più rigida nell’UE e nella sua zona di influenza.

Nel frattempo, le attuali politiche migratorie europee continuano a causare centinaia di morti ogni anno. Solo quest’anno, a settembre, 2.500 migranti sono morti o dispersi in mare.