L’ex primo ministro vince le elezioni in Slovacchia impegnandosi a porre fine al sostegno militare all’Ucraina

L’ex primo ministro slovacco Robert Fico e il suo partito di sinistra Smer (Direzione) sono arrivati primi alle elezioni parlamentari di ieri, dopo aver fatto una campagna elettorale con un messaggio pro-russo e anti-USA.

Di Roger McKenzie – Morning Star 

Fico e il suo partito hanno ottenuto oltre il 23% dei voti, con il partito filo-occidentale Slovacchia Progressista secondo con il 18% e il partito di sinistra Hlas (Voce) terzo con il 15%.

Il partito Hlas, guidato dall’ex vice di Fico in Smer, Peter Pellegrini, insieme al Partito Nazionale Slovacco, filo-russo, che ha ottenuto il 5,7%, avrebbero la maggioranza parlamentare se unissero le forze in un governo di coalizione.

Pellegrini si è separato da Fico dopo che Smer ha perso le precedenti elezioni nel 2020.

Pellegrini, anch’egli ex primo ministro, si è congratulato con Fico, affermando che due ex primi ministri in un governo potrebbero non funzionare bene “ma questo non significa che non si possa creare una coalizione”.

Il leader di Slovacchia Progressista Michal Simecka, anche vicepresidente del Parlamento europeo, ha detto che il suo partito rispetta il risultato, ma “è una cattiva notizia per la Slovacchia”.

La Slovacchia ha sostenuto l’Ucraina dopo l’invasione russa dello scorso febbraio, donando armi e aprendo le frontiere ai rifugiati in fuga dalla guerra.

Durante la campagna elettorale Fico, che è stato primo ministro tra il 2006 e il 2010 e di nuovo dal 2012 al 2018, ha giurato di ritirare il sostegno militare della Slovacchia all’Ucraina se fosse tornato al potere.

Fico ha incolpato “neonazisti e fascisti ucraini” di aver provocato l’invasione della Russia nel 2022.

Durante la campagna elettorale ha dichiarato: “I sovietici ci hanno liberato dai nazisti, dovremmo mostrare un po’ di rispetto”.

“Dobbiamo dire al mondo intero che la libertà viene dall’Est, la guerra viene sempre dall’Ovest”.

Anche il gruppo Ordinary People, i conservatori cristiano-democratici e il partito Libertà e Solidarietà hanno ottenuto seggi in parlamento.